Quote

I soggetti tenuti all’applicazione delle quote occupazionali sono i datori di lavoro con almeno 20 dipendenti.

L’obbligo delle quote occupazionali può essere adempiuto:

  • assumendo persone con disabilità;
  • applicando una quota alternativa;
  • pagando una penale per la mancata assunzione di persone con disabilità;
  • combinando le suddette modalità.
  • stipulando uno o più contratti di collaborazione con una persona con disabilità che intraprende il lavoro autonomo;
  • stipulando uno o più contratti di collaborazione con un laboratorio protetto e un laboratorio di integrazione, ovvero con un’azienda, una cooperativa o un’associazione di cui oltre la metà dei dipendenti sono persone con disabilità;
  • accogliendo, ai fini dello svolgimento della pratica prevista dal piano didattico, allievi con difficoltà nello sviluppo oppure studenti con disabilità (l’accoglimento di una persona ai fini dello svolgimento della pratica viene considerato alla pari dell’assunzione di una persona con disabilità);
  • accogliendo, ai fini dello svolgimento della pratica, i soggetti sottoposti alla riabilitazione professionale svolta dal centro per la riabilitazione professionale  (l’accoglimento di una persona ai fini dello svolgimento della pratica viene considerato alla pari dell’assunzione di una persona con disabilità);
  • stipulando uno o più contratti  d’opera con uno studente disabile iscritto all’università con lo status di studente ordinario;
  • accogliendo persone con disabilità ai fini della formazione professionale senza instaurazione di un rapporto di lavoro (l’accoglimento di una persona ai fini dello svolgimento della pratica viene considerato alla pari dell’assunzione di una persona con disabilità);
  • erogando una o più borse di studio per l’istruzione ordinaria a persone con disabilità.

L’adempimento della quota alternativa può essere effettuato con le seguenti modalità:

Il datore di lavoro che non adempie all’obbligo delle quote assumendo persone con disabilità oppure applicando una modalità alternativa è tenuto a calcolare e versare mensilmente, al momento del computo degli stipendi, una penale pari al 20% dello stipendio minimo per ogni persona con disabilità che era tenuto ad assumere per adempiere alla quota prescritta.

Il datore di lavoro che assume più persone con disabilità rispetto alla quota prescritta e il datore di lavoro che ha meno di 20 dipendenti che comprendono persone con disabilità, ha il diritto a ricevere mensilmente un premio dell’importo pari al 30% dello stipendio minimo per ogni persona con disabilità in soprannumero rispetto alla quota prescritta.